venerdì 28 luglio 2006

Tiziano Terzani


cosa avrebbe detto di questi conflitti in Medio Oriente? non lo sappiamo, ma Terzani ci ha lasciato il suo Lettere contro la guerra.... e rileggerlo ogni tanto non ci farebbe male.....

PS: date un'occhiata al
sito di Tiziano Terzani, o meglio, alla sua community....

giovedì 27 luglio 2006

Fino a quando?

Un paese ne bombarda due. L'impunità potrebbe meravigliare se non fosse costume normale. Qualche timida protesta in cui si dice di errori.
Fino a quando gli orrori continueranno a chiamarsi errori? Questo macello di civili si è scatenato a partire dal sequestro di un soldato. Fino a quando il sequestro di un soldato israeliano potrà giustificare il sequestro della sovranità palestinese? Fino a quando il sequestro di due soldati israeliani potrà giustificare il sequestro del Libano intero?
La caccia all'ebreo è stata, per secoli, lo sport preferito degli europei. Sboccò ad Auschwitz un vecchio fiume di terrori, che aveva attraversato tutta Europa. Fino a quando i palestinesi e altri arabi continueranno a pagare per delitti che non hanno commesso?
Quando Israele spianò il Libano nelle sue precedenti invasioni, Hezbollah non esisteva. Fino a quando continueremo a credere alla favola dell'aggressore aggredito, che pratica il terrorismo perché ha diritto a difendersi dal terrorismo?
Iraq, Afghanistan, Palestina, Libano... Fino a quando si potrà continuare a sterminare paesi impunemente? Le torture di Abu Ghraib, che hanno sollevato un certo qual malessere universale, non sono niente di nuovo per noi latinoamericani. I nostri militari hanno appreso quelle tecniche di interrogatorio nella School of Americas, che oggi ha perso il nome ma non il vizio. Fino a quando continueremo ad accettare che la tortura continui a legittimarsi, come ha fatto la corte suprema di Israele, in nome della legittima difesa della patria?
Israele ha ignorato quarantasei raccomandazioni dell'Assemblea generale e di altri organismi delle Nazioni unite. Fino a quando il governo israeliano continuerà a esercitare il privilegio d'essere sordo? Le Nazioni unite raccomandano, però non decidono. Quando decidono, la Casa Bianca impedisce che decidano, perché ha diritto di veto. La Casa Bianca ha posto il veto, nel consiglio di sicurezza, a quaranta risoluzioni che condannavano Israele. Fino a quando le Nazioni unite continueranno a comportarsi come se fossero uno pseudonimo degli Stati uniti?
Da quando i palestinesi sono stati cacciati dalle loro case e spogliati della loro terra, è corso molto sangue. Fino a quando continuerà a correre il sangue perché la forza giustifichi ciò che il diritto nega? La storia si ripete, giorno dopo giorno, anno dopo anno, e muore un israeliano ogni dieci arabi morti. Fino a quando la vita di ogni israeliano continuerà a valere dieci volte di più?
In proporzione alla popolazione, i cinquantamila civili, in maggioranza donne e bambini, morti in Iraq equivalgono a ottocentomila statunitensi. Fino a quando accetteremo, come se fosse normale, la mattanza degli iracheni in una guerra cieca che ha ormai dimenticato i suoi pretesti? Fino a quando continuerà ad essere normale che i vivi e i morti siano di prima, seconda, terza o quarta categoria?
L'Iran sta sviluppando l'energia nucleare. Fino a quando continueremo a credere che ciò basta a provare che un paese è un pericolo per l'umanità? La cosiddetta comunità internazionale non è per nulla angustiata dal fatto che Israele possieda 250 bombe atomiche, nonostante sia un paese che vive sull'orlo di una crisi di nervi. Chi maneggia il pericolosimetro universale? Sarà stato l'Iran il paese che buttò le bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki?
Nell'era della globalizzazione, il diritto di pressione è più forte di quello di espressione. Per giustificare l'occupazione illegale di terre palestinesi, la guerra viene chiamata pace. Gli israeliani sono patrioti e i palestinesi terroristi, e i terroristi seminano allarme universale. Fino a quando i mezzi di comunicazione continueranno a seminare paura?
Questa mattanza, che non è la prima e temo non sarà l'ultima, accade in silenzio. Il mondo è diventato muto? Fino a quando le voci dell'indignazione continueranno a suonare come campane di legno? Questi bombardamenti uccidono bambini: più di un terzo delle vittime, non meno della metà. Chi si azzarda a denunciarlo è accusato di antisemitismo. Fino a quando continueremo ad essere antisemiti, noi che critichiamo il terrorismo di stato? Fino a quando accetteremo questa estorsione? Sono antisemiti gli ebrei che inorridiscono per quanto viene fatto in loro nome? Sono antisemiti gli arabi, tanto semiti quanto gli ebrei? Per caso non ci sono voci arabe che difendono la patria palestinese e ripudiano il manicomio fondamentalista?
I terroristi si somigliano tra loro: i terroristi di stato, rispettabili uomini di governo, e i terroristi privati, che sono matti singoli e matti organizzati dai tempi della guerra fredda al totalitarismo comunista. E tutti agiscono in nome di dio, si chiami Dio, Allah o Jahvé. Fino a quando continueremo a ignorare che tutti i terrorismi disprezzano la vita umana e che tutti si alimentano tra loro?
Non è evidente che in questa guerra tra Israele e Hezbollah sono i civili - libanesi, palestinesi, israeliani - quelli che ci mettono i morti? Non è evidente che le guerre di Afghanistan e Iraq e le invasioni di Gaza e del Libano sono incubatrici di odio, fabbriche di fanatici in serie?
Siamo l'unica specie animale specializzata nello sterminio reciproco. Destiniamo duemila e cinquecento milioni di dollari, ogni giorno, alle spese militari. La miseria e la guerra sono figlie dello stesso padre: come qualche dio crudele, mangia i vivi e anche i morti.
Fino a quando continueremo ad accettare che questo mondo innamorato della morte è il nostro unico mondo possibile?


Eduardo Galeano, Il Manifesto, 26 luglio 2006

domenica 23 luglio 2006

The Shame of Being an American

un interessante articolo di Paul Craig Roberts (Dr. Roberts is John M. Olin Fellow at the Institute for Political Economy and Research Fellow at the Independent Institute. He is a former associate editor of the Wall Street Journal and a former assistant secretary of the U.S. Treasury. He is the co-author of The Tyranny of Good Intentions.)

domenica 16 luglio 2006

pazzia

"1. Non ha nessun senso discutere ancora su chi è stato il primo aggressore tra Israele, la gente di Palestina e il mondo arabo-musulmano. Si risalirebbe, applicando questo metodo, ai figli di Isacco e forse addirittura a quelli di Caino.
2. La realtà oggettiva è la presenza dello Stato di Israele. Disegnato col compasso del Foreign Office britannico con il timbro della Società delle Nazioni, così come furono disegnati con lo stesso compasso tutti gli altri Stati del Medio Oriente, la Giordania, la Siria, l'Iraq, l'Arabia Saudita, gli Emirati, lo Yemen.
3. Lo Stato d'Israele esiste ormai da sessant'anni e nessuno può cancellarlo. Tecnologicamente e militarmente è il paese più forte della regione. È anche il solo Stato che abbia una struttura democratica paragonabile alle democrazie occidentali. La lista degli errori che ha compiuto nei confronti degli arabi palestinesi è almeno altrettanto lunga di quelli compiuti dagli Stati arabi e dagli stessi palestinesi. Perciò è inutile rifarla per l'ennesima volta.
4. Non è invece inutile segnalare gli errori compiuti dal maggiore alleato d'Israele, di fatto garante della sua esistenza e finanziatore delle sue spese militari. L'ultimo e più grave di tutti è stata la guerra anglo-americana contro l'Iraq.
5. Quella guerra, ufficialmente durata 21 giorni ma di fatto tuttora in corso dopo quattro anni, avrebbe dovuto liberare l'Iraq da un sanguinoso tiranno, instaurare la democrazia, combattere il terrorismo internazionale e sconfiggerlo, creare un rapporto virtuoso di amicizia e collaborazione tra Bagdad e Gerusalemme, diffondere in tutto l'Oriente mesopotamico una rete di relazioni pacifiche e, in quel quadro rassicurante per tutti, avviare la nascita dello Stato palestinese.
6. Il progetto sulla carta era suggestivo. Purtroppo solo sulla carta. Gli effetti di quella guerra e di ciò che è accaduto nel dopoguerra sempre più guerreggiato, sono stati l'opposto di quanto sperato. Il terrorismo, inesistente in Iraq prima del 2002, ha fatto della zona centrale di quel paese la sua piattaforma di lancio. La maggioranza (relativa) sciita si è contata nelle elezioni irachene proponendosi come struttura di potere tribale. La minoranza sunnita ha scelto la guerriglia. La guerra civile tra le due etnie è ormai in pieno corso e miete quotidianamente vittime.
7. Gli angloamericani, a causa della loro presenza militare nel paese, sono sempre più considerati da tutto il mondo arabo e musulmano come il nemico unificante di cui il fondamentalismo aveva bisogno. Sia dai sunniti che dagli stessi sciiti. Una parte di questi sono sotto l'influenza della maggiore potenza sciita, l'Iran khomeinista. Presente anche in Siria e nel Libano. Più cautamente anche a Gaza. Il peso di questa nuova presenza iraniana su tutto lo scacchiere mesopotamico è enorme. Il circolo virtuoso auspicato da Bush ha prodotto un circolo infernale del quale le vittime maggiori sono i palestinesi e Israele.
8. Israele si deve difendere dalle aggressioni di Hamas e degli Hezbollah? Certo che sì. Deve proporzionare la sua difesa ai danni "collaterali" che produce? Dovrebbe. Per ragioni umanitarie? Ovviamente sì, ma soprattutto per tutelare il proprio interesse. Una guerra totale nella regione che portasse in prima linea l'Iran innescherebbe effetti esplosivi, diffonderebbe ancor più il terrorismo, minaccerebbe la precaria stabilità "moderata" dell'Egitto e della monarchia saudita. La presenza Usa nell'area diventerebbe stabile, il fondamentalismo sciita funzionerebbe in quel momento come una testa d'ariete. Lo scenario, anche per Israele, diventerebbe drammatico.
Che fare? Nessuno di noi sa rispondere a questa domanda.
Sperare.
Mantenere aperte le comunicazioni politiche in tutte le direzioni.
Mobilitare risorse per non aggiungere alle altre calamità anche lo spettro della fame.
Diffondere culture di pace.
Infondere sicurezza.

Si fa presto a scriverlo... "

(tratto da I giorni più pazzi di un mondo impazzito di EUGENIO SCALFARI)

venerdì 14 luglio 2006

il muro di ferro

riporto questo commento di Valli (uscito su Repubblica) rispetto alla crisi in Medio Oriente : Il muro di ferro.

giovedì 13 luglio 2006

ci mancavano gli americani....

... che hanno posto il veto all'ONU per la risoluzione contro Israele.
:(

mercoledì 12 luglio 2006

un altro Mondiale è possibile


"10 anni fa sono nati i Mondiali Antirazzisti, come una scommessa per dimostrare che è possibile la convivenza fra culture diverse e lontane fra loro, che la mescolanza è ricchezza e accrescimento. I Mondiali sono aperti a tutti, non ci sono gironi speciali, non ci sono barriere e l’unica regola ferrea è quella del rispetto dell’altro. Negli anni i Mondiali sono diventati un happening festivo di calcio, basket, musica, dibattiti, mostre, scambi di esperienze. Negli anni le persone che sono venute ai Mondiali hanno costituito una rete di relazioni che ha prodotto anche la possibilità di progetti transculturali e la creazione di eventi simili ai Mondiali in altre parti d’Europa.
I Mondiali Antirazzisti 2006 inizieranno mercoledì 12 luglio e termineranno domenica 16 luglio. La decima edizione del festival avrá luogo presso il Parco Enza di Montecchio Emilia (Reggio Emilia)." (dal sito dell'evento).

lunedì 10 luglio 2006

tutti al Circo!


...dato che abbiamo vinto! e a quanto pare, non siamo stati gli unici a festeggiare!!!!
Un po' di immagini di chi ci ha supportato domenica sera dalla Palestina si possono trovare sul sito dell'agenzia
Maan.

un po' di rassegna stampa.....

in queste ultime due settimane stanno succedendo fatti molto gravi in Palestina, in particolare nella Striscia di Gaza. Per una rassegna stampa (che è un vero e proprio bollettino di guerra quotidiana):
25 giugno
http://www.repubblica.it/2006/06/sezioni/esteri/medio-oriente/tensione-gaza/tensione-gaza.html
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2006/06_Giugno/25/raid_palestinese.shtml
26 giugno
http://www.repubblica.it/2006/06/sezioni/esteri/medio-oriente/soldato-rapito/soldato-rapito.html
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2006/06_Giugno/26/israele.shtml
27 giugno
http://www.repubblica.it/2006/06/sezioni/esteri/medio-oriente/truppe-per-sequestro/truppe-per-sequestro.html
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2006/06_Giugno/27/soldato.shtml
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2006/06_Giugno/27/gaza.shtml
28 giugno
http://www.repubblica.it/2006/06/sezioni/esteri/medio-oriente2/attacco-gaza/attacco-gaza.html
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2006/06_Giugno/28/ostaggio.shtml
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2006/06_Giugno/28/olmert.shtml
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2006/06_Giugno/28/gaza.shtml
29 giugno
http://www.repubblica.it/2006/06/sezioni/esteri/medio-oriente2/offensiva-israele/offensiva-israele.html
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2006/06_Giugno/29/colono.shtml
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2006/06_Giugno/29/morris.shtml
30 giugno
http://www.repubblica.it/2006/06/sezioni/esteri/medio-oriente2/palestinese-morto/palestinese-morto.html
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2006/06_Giugno/30/gaza.shtml
1 luglio
http://www.repubblica.it/2006/06/sezioni/esteri/medio-oriente2/mille-per-shilat/mille-per-shilat.html
2 luglio
http://www.repubblica.it/2006/06/sezioni/esteri/medio-oriente2/razzi-premier/razzi-premier.html
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2006/07_Luglio/02/hamas.shtml
3 luglio
http://www.repubblica.it/2006/06/sezioni/esteri/medio-oriente2/sesta-notte/sesta-notte.html
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2006/07_Luglio/03/gaza.shtml
4 luglio
http://www.repubblica.it/2006/06/sezioni/esteri/medio-oriente2/scaduto-ultimatum/scaduto-ultimatum.html
6 luglio
http://www.repubblica.it/2006/07/sezioni/esteri/medio-oriente-tre/operazione-nel-nord/operazione-nel-nord.html
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2006/07_Luglio/06/sparate.shtml
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2006/07_Luglio/06/gaza.shtml
7 luglio
http://www.repubblica.it/2006/07/sezioni/esteri/medio-oriente-tre/battaglia-gaza/battaglia-gaza.html
http://www.repubblica.it/2006/07/dirette/sezioni/esteri/mediorient/offensivaisraele/index.html
http://www.repubblica.it/2006/07/sezioni/esteri/medio-oriente-tre/gaza-battaglie/gaza-battaglie.html
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2006/07_Luglio/07/raid.shtml
8 luglio
http://www.repubblica.it/2006/07/sezioni/esteri/medio-oriente-tre/nuova-offensiva/nuova-offensiva.html
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2006/07_Luglio/08/gaza.shtml
9 luglio
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/esteri/200607articoli/7448girata.asp

e la rassegna di Haaretz
http://www.haaretz.com/hasen/spages/731163.html

domenica 9 luglio 2006

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sono stata in ferie nel Salento.... bellissimo! terra così diversa dall'Emilia, per cibo (orecchiette, sagne ritorte, formaggi, frutta e verdura profumata...), paesaggio (colline, scogliere, grotte -la Zinzulusa!, spiaggie e acque cristalline, per non parlare di ulivi secolari, bouganville, oleandri, agavi, limoni...), sapori, cultura, musica (pizzica e taranta).... anche se, per quanto riguarda la guida, i leccesi mi sembrano un po' palestinesi!
niente tv per due settimane (a parte la partita Italia-Germania vista con mezzo occhio in un ristorantino) ma giornali, dove di notizie su Palestina e Gaza ce ne erano ma neanche poi tante.....