sabato 12 agosto 2006

Bisogna imparare ad amare daccapo, a tornare ad amare, ogni giorno

... sono parole di Angelo....
mentre i suoi amici hanno diffuso un comunicato per evitare di strumentalizzare la morte di questo volontario:

"I volontari internazionali sono coscienti del rischio che sempre accompagna anche il viaggiatore più attento e lo affrontano non per incoscienza ma perché spinti dalla volontà di capire.
Capire veramente cosa significhi vivere in condizioni più sfortunate di quelle a cui siamo abituati in Italia e cercare nel proprio piccolo di fare qualcosa per porvi rimedio.

Noi facciamo fronte comune contro chi vuole strumentalizzare la morte di uno di noi, Angelo Frammartino, a favore dell'odio antiislamico e antipalestinese, per andare a gonfiare le fila di chi pensa che il Nemico sia il mondo arabo musulmano, per aumentare il numero dei soldati ideologici della guerra contro i mulini a vento.

Non crediamo che le azioni di un singolo possano condannare tutto un popolo: questo facile populismo lo lasciamo a Vittorio Feltri e ai suoi articoli su Libero come quello odierno che recita “Volontario Cgil ucciso a Gerusalemme dai suoi amici palestinesi”. Noi riteniamo che condannare indiscriminatamente il popolo palestinese piuttosto che fermarsi a riflettere e a capire la complessità di un conflitto che insanguina il medio oriente da quasi sessant'anni, sia semplicemente un nascondersi dietro alle proprie responsabilità (in quanto parte della società civile internazionale), una facile strumentalizzazione o, più semplicemente, fare cattiva informazione.

L'uccisione di Angelo da parte di un ragazzo palestinese va letta nella cornice di una tragedia spiegabile solo alla luce di logiche di violenza e massacro molto lontane dall'Italia, ma che invece sono ben radicate in una zona dominata dall'odio e dove si ragiona esclusivamente in base alla tensione generata da un conflitto incancrenito da quasi sessant'anni di immobilismo e disinteresse a livello politico internazionale.Noi non chiediamo di capire questo gesto sconsiderato così difficile da accettare, ma solo di non stigmatizzare un popolo intero per la tragedia della morte di Angelo.

I volontari dei campi ARCI/CGIL/ACLI-IPSIA in Palestina." (sul sito di Vita non profit)

1 commento:

Anonimo ha detto...

è da un po' che non aggiorni. non ti fermare e continua a mantenere vivo questo tuo bel lavoro. :) brava! ciao.