venerdì 13 ottobre 2006

Premio Nobel per la PACE


Oggi è stato assegnato il premio Nobel per la pace a Muhammad Yunus e alla Grameen Bank (diviso in parti uguali) "for their efforts to create economic and social development from below" (per i loro sforzi di creare sviluppo economico e sociale dal basso).
La motivazione continua "Lasting peace can not be achieved unless large population groups find ways in which to break out of poverty. Micro-credit is one such means. Development from below also serves to advance democracy and human rights" (La pace duratura non può essere ottenuta a meno che larghe fasce della popolazione non trovino mezzi per uscire dalla povertà. Il microcredito è uno di questi mezzi).
"Nato nel 1940, Muhammad Yunus nel 1972 diventa capo del dipartimento economico dell'universita' di Chittagong e nel 1974 Yunus accompagna alcuni studenti in visita nelle zone più povere del Bangladesh, dove carestia e povertà uccidono milioni di persone. Quel viaggio cambia la sua vita e decide di dover fare qualcosa: presta 27 dollari a un gruppo di 40 donne che facevano cesti in bambù, in modo da consentire loro di espandere l'attivita' e di uscire dal giro degli usurai. Fu l'inizio della Grameen Bank, un sogno che andava in senso contrario a tutte le altre banche. La Grameen Bank avrebbe prestato denaro ai più poveri, e tra i più poveri ha scelto le donne, che in Bangladesh contano meno della terra che pestano. Persone che nella maggior parte dei casi non possedevano nulla e che quindi non potevano fornire garanzie sulla restituzione del denaro. Ma che raccolte in piccoli gruppi erano una forza, fosse anche solo quella della disperazione. Sono le donne che vedono i loro figli morire per colpa delle alluvioni, sono le donne quelle che lavorano tutto il giorno e la cui volontà è indistruttibile. Yunus le ha messe insieme, a gruppi di cinque, e ogni donna era la garanzia per il gruppo, insieme potevano affrontare i disagi di una (con gli uomini che si spaventavano per queste novità e per la loro indipendenza, i sacerdoti che vedevano nella Grameen Bank una minaccia alle tradizioni patriarcali).
Oggi la Banca dei poveri, anche se il suo nome significa la Banca dei villaggi, elargisce microprestiti a 6,6 milioni di "clienti" poveri. Ma sono nate centinaia le iniziative simili in tutto il mondo raggiungendo complessivamente 80milioni di persone. In Bangladesh, dati aggiornati a agosto 2006, conta 2.226 filiali e piu' di 18.000 dipendenti che arrivano praticamente in tutti i 70mila villaggi del Paese. E' il quarto istituto bancario del Bangladesh.
9 clienti su 10 sono donne e la percentuale di restituzione dei prestiti è del 98,85%, un sogno per le banche di stampo capitalistico.Questo ha fatto sì che dal 1995 la Grameen Bank non riceve più contributi da donatori, ma si finanzia unicamente con i depositi dei suoi azionisti, gli stessi beneficiari dei prestiti.
Dalla sua fondazione a oggi, tranne che per tre anni, è sempre stata in attivo, con un giro di soldi di 5,72 miliardi di dollari. Il prestito medio è di 309 dollari, il piu' alto mai concesso è stato di quasi 20mila, serviti al marito di una delle socie per acquistare un camion. I prestiti sono di quattro di tipi e hanno interessi diversi: 20% per chi ha un'attività produttiva, 8% per finalità abitative, 5% per gli studenti e senza interessi per i mendicanti. Non sono richieste garanzie patrimoniali, solo una promessa". (fonte: il blog di Jacopo Fo).
"il "sistema Yunus" ha provocato un cambiamento di mentalità anche all'interno della Banca Mondiale, che ha cominciato ad avviare progetti simili a quelli della Grameen. Il microcredito è diventato così uno degli strumenti di finanziamento usati in tutto il mondo per promuovere sviluppo economico e sociale, diffuso in oltre 100 nazioni in tutto il mondo, dagli Stati Uniti all'Uganda. "In Bangladesh, dove non funziona nulla - ha detto una volta Yunus - il microcredito funziona come un orologio svizzero". (fonte: la Repubblica)
il mondo si può cambiare, si può portare la pace partendo da soluzioni trasversali che cambiano il modo di vedere le cose, senza attaccare, senza intervento militare, senza scontri tra culture o nel territorio... dobbiamo solo avere il coraggio di fare quello che può sembrare impossibile...

1 commento:

Anonimo ha detto...

...Muhammad Yunus ha inoltre devoluto tutta la somma di denaro vinta con il Nobel in beneficenza...Davvero un grande!