martedì 17 luglio 2007

reading

sto leggendo un libro interessante di Valentina Colombo (a cura di), edizioni Mondadori:
Basta! Musulmani contro l'estremismo islamico
una raccolta di saggi, interventi, articoli di più di 50 autori arabi:
Gli intellettuali islamici dicono: "Basta!". Basta con le minacce da parte degli estremisti. Basta con la paura del diverso (dagli omosessuali agli "eretici"). Basta con la violenza contro le donne mascherata da pratica religiosa. Basta con le fatwe lanciate contro i pensatori non allineati. Basta con i pregiudizi degli occidentali che vedono in ogni musulmano un kamikaze. È un grido di rabbia e di dolore, il loro, ma anche un appello alla rivalutazione della ragione umana, della libertà personale. Questa antologia di scritti dà voce a una cinquantina di "menti libere" (la maggioranza, purtroppo spesso silenziosa, dei musulmani): uomini e donne, credenti e agnostici, residenti nel mondo arabo o in Occidente. Non fanno notizia, non hanno armi se non la penna, non hanno vessilli se non la vita e la libertà. Sono la punta di un iceberg di un mondo ancora sommerso ma che vuole e deve emergere.

...interesting ...

giovedì 12 luglio 2007

il sole e la nuvola

Il sole viaggiava in cielo, allegro e glorioso sul suo carro di fuoco, gettando i suoi raggi in tutte le direzioni, con grande rabbia di una nuvola di umore temporalesco, che borbottava:
"Sciupone, mano bucata, butta via, butta via i tuoi raggi, vedrai quanti te ne rimangono".
Nelle vigne ogni acino d'uva che maturava sui tralci rubava un raggio al minuto, o anche due; e non c'era filo d'erba, o ragno, o fiore, o goccia d'acqua, che non si prendesse la sua parte.
"Lascia, lascia che tutti ti derubino: vedrai come ti ringrazieranno, quando non avrai più niente da farti rubare".
Il sole continuava allegramente il suo viaggio, regalando raggi a milioni, a miliardi, senza contarli.
Solo al tramonto contò i raggi che gli rimanevano: e, guarda un po', non gliene mancava nemmeno uno. La nuvola per la sorpresa, si sciolse in grandine.
Il sole si tuffò allora allegramente nel mare.


Gianni Rodari

mercoledì 11 luglio 2007

"mowing the grass" in Nablus

What do you do for 21 hours, trapped in one room - 28 people, including children and babies? How do you pass the time? How do you calm down crying and frightened children? How do you care for an ailing grandmother? You can't turn on the light, or the television, or talk. Armed soldiers guard the doorway and they've confiscated all the cellular phones. You can go out to the bathroom, but only after receiving permission. (...)
Why was it necessary to imprison six innocent families this way? (...)

On the radio I heard the explanation: "We have to 'mow the grass.'" This was the picturesque description offered by military sources for the IDF's activity in Nablus. This is why the army enters the city almost every night, carrying out broad-scale operations every few weeks, like the one last week.


(l'articolo completo di Gideon Levy, è pubblicato su Haaretz)

*"mowing the grass" significa "falciare l'erba" ...

lunedì 9 luglio 2007

Israeli apartheid

The apartheid state in question is, of course, Israel. Its first class citizens are Israeli Jews, the majority of them of European or sometimes American origin. The second class citizens are Israeli Arabs, who enjoy significant but limited rights under the law including token representation in the Knesset. The eleventh class citizens are not citizens at all. They are Palestinians. One expects to be able to say that Palestinians live in Palestine and are governed by Palestinians, but the truth is something different.

un articolo di Bruce Dixon su The Black Commentator)

mercoledì 4 luglio 2007

Alan Johnston è libero!!

finalmente dopo 4 mesi di prigionia è stato liberato!!!
il reporter della BBC Alan Johnston, sequestrato nella Striscia di Gaza nel marzo scorso, è stato consegnato oggi dai suoi rapitori islamici a funzionari di Hamas.
finalmente una buona notizia....

(fonte la Repubblica, BBC news, Al Jazeera, Ansa)

lunedì 2 luglio 2007

a dark summit

There never was a darker Middle East summit meeting. The darkest there can be.
The four leaders at Sharm al-Sheik did not sit together at an intimate round table. Each one sat alone behind a huge table of his own. That ensured a striking separation between them. The four long tables hardly touched. Each one of the leaders, with his assistants behind him, sat like a solitary island in a vast sea.
All four--Hosni Mubarak, King Abdallah of Jordan, Ehud Olmert and Mahmoud Abbas--bore a severe countenance. Throughout the official part of the conference, not a single smile could be seen.
One after the other, the four delivered their monologues. An exercise in shallow hypocrisy, in empty deceit. Not one of the four raised himself above the murky puddle of sanctimonious phrases. (...)
And the word that did not appear throughout this long monologue?
"Occupation."
Occupation? What occupation? Where occupation? Anybody seen any occupation?

(fonte Counterpunch, an article by Uri Avnery, A Dark summit)