domenica 10 agosto 2008

Mahmoud Darwish


è scomparso un grande poeta, una delle voci della Palestina in grado di dar voce a tutti i sentimenti del dolore, dell'occupazione, dell'esilio del popolo palestinese.

Potete legarmi mani e piedi
togliermi il quaderno e le sigarette
riempirmi la bocca di terra;
la poesia è sangue del mio cuore vivo
sale del mio pane, luce nei miei occhi.
Sará scritta con le unghie, lo sguardo e il ferro,
la canterò nella cella mia prigione,
al bagno
nella stalla
sotto la sferza
tra i ceppi
nello spasimo delle catene.
Ho dentro di me un milione di usignoli
per cantare la mia canzone di lotta.

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