domenica 11 gennaio 2009

Gaza: delegazione Ue torna in Egitto

''Forzando la volonta' delle autorita' israeliane, che fino all'ultimo non volevano lasciarci passare'', una delegazione del Parlamento Europeo, guidata dalla vicepresidente Luisa Morgantini piu' il senatore italiano Alberto Maritati, e' entrata oggi dall'Egitto nella Striscia di Gaza attraverso il valico di Rafah e vi si e' trattenuta per circa due ore.
''Siamo rimasti piu' o meno per la durata della tregua - ha detto al telefono Morgantini all'Ansa - che non e' stata neppure rispettata perche' bombe degli aerei israeliani sono cadute a poche centinaia di metri dall'edificio dell'Onu nel quale eravamo''.
Morgantini
e Maritati, in contatto attraverso sms con l'Ansa del Cairo, hanno fornito dettagli della visita quasi minuto per minuto, da quando il pullmino dell'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, l'Unrwa, ha preso a bordo la delegazione accompagnandola nel settore palestinese della citta' di confine di Rafah. Mentre erano negli uffici Unrwa sono cadute alcune bombe lanciate dai caccia israeliani, a meno di un chilometro: ''La gente corre in preda al terrore e urlando, forse per sfogare la paura'', ha scritto Maritati in uno degli sms. In un altro di Morgantini: ''Abbiamo fatto in tempo a vedere la distruzione provocata dalle bombe, case rase al suolo, auto, macerie dappertutto, anche accanto alla scuola dell'Unrwa, che e' stata pure danneggiata''.
Morgantini
ha poi affermato che l'Unrwa ha ''pochissimo da distribuire: una confezione di pannolini per bambini e' stata divisa in singoli pacchetti, perche' non ce n'e' abbastanza. Cosi' come manca il latte in polvere. Non bisogna dimenticare che la popolazione della Striscia e' di circa un milione e mezzo di persone e i soccorsi arrivati non bastano''.
I tunnel che i bombardamenti israeliani distruggono - ha rilevato - se e' vero che permettevano di portare armi, consentivano anche un'economia di sopravvivenza nella Striscia, i cui passaggi sono bloccati da cosi' tanto tempo''.
''Questa guerra e' una follia piu' grave di altre perche' i due avversari si combattono in uno scontro impari - ha detto Maritati - in mezzo alle case e gente e bambini che muoiono in continuazione. La comunita' internazionale non puo' rimanere ferma a guardare''. Morgantini ha confermato che al rientro a Strasburgo i dati raccolti nella visita saranno riferiti al parlamento europeo ''perche' il mondo sappia che cosa sta veramente succedendo''.

fonte Ansa

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