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Oggi abbiamo visitato una scuola maschile palestinese, incontrando preside, insegnanti e alcuni studenti insieme a docenti universitari.
In questo villaggio i bambini e i ragazzi non hanno altro che la scuola, nessuna associazione, attività extrascolastica, niente di niente. E la scuola è difficile, forse per molti è solo noiosa, difficile comunicare con un mondo di adulti che non ti capisce. I sentimenti più rimarcati dagli insegnanti sono quelli di rabbia, ribellione per una mancanza di pace, di serenità, di punti fermi data dalla situazione politica. Come si fa a insegnare in una situazione tale?
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