Israel's occupation of the Palestinian territories has many features of colonization. At the same time it has many of the worst characteristics of apartheid. The West Bank has been fragmented into three areas — north (Jenin and Nablus), center (Ramallah) and south (Hebron) — which increasingly resemble the Bantustans of South Africa. Restrictions on freedom of movement imposed by a rigid permit system enforced by some 520 checkpoints and roadblocks resemble, but in severity go well beyond, apartheid's "pass system." And the security apparatus is reminiscent of that of apartheid, with more than 10,000 Palestinians in Israeli prisons and frequent allegations of torture and cruel treatment. Many aspects of Israel's occupation surpass those of the apartheid regime. Israel's large-scale destruction of Palestinian homes, leveling of agricultural lands, military incursions and targeted assassinations of Palestinians far exceed any similar practices in apartheid South Africa. No wall was ever built to separate blacks and whites.
Following the worldwide anti-apartheid movement, one might expect a similarly concerted international effort united in opposition to Israel's abhorrent treatment of the Palestinians. Instead one finds an international community divided between the West and the rest of the world. The Security Council is prevented from taking action because of the U.S. veto and European Union abstinence. And the United States and the European Union, acting in collusion with the United Nations and the Russian Federation, have in effect imposed economic sanctions on the Palestinian people for having, by democratic means, elected a government deemed unacceptable to Israel and the West. Forgotten is the commitment to putting an end to occupation, colonization and apartheid.
L'occupazione di Israele dei Territori Palestinesi ha molti aspetti della colonizzazione. Nello stesso tempo ha anche molte delle peggiori caratteristiche dell'apartheid. La Cisgiordania è stata frammentata in 3 aree - nord (Jenin e Nablus), centro (Ramallah) e sud (Hebron)- che assomigliano sempre più ai Bantustan del Sud Africa. Restrizioni nella libertà di movimento imposte da un rigido sistema di permessi rafforzati da 520 checkpoint e blocchi stradali assomiglia, ma in effetti va anche oltre, al sistema dell'apartheid. E l'apparato di sicurezza ricorda quello dell'apartheid con più di 10.000 palestinesi nelle prigioni israeliane e frequenti testimonianze di torture e trattamenti crudeli. Molti aspetti dell'occupazione di Israele sorpasano quelli del regime di apartheid. La distruzione su larga scala delle case palestinesi, la devastazione dei terreni agricoli, le icursioni militari e le uccisioni mirate di palestinesi hanno oltrepassato di gran lunga qualunque pratica simile all'apartheid del Sud Africa. Nessun muro è stato mai costruito per separare i bianchi e i neri. Seguendo il movimento mondiale anti-apartheid, ci si potrebbe aspettare lo stesso sforzo comune a livello internazionale contro l'aberrante trattamento inflitto da Israele ai palestinesi. Al suo posto si trova una comunità internazionale divisa tra l'Occidente e il resto del mondo. Al Consiglio di Sicurezza è vietato intraprendere azioni a causa del veto degli Stati Uniti e all'astensione dell'Unione Europea. E gli Stati Uniti e l'Unione Europea, agendo in collusione con le Nazioni Unite e la Federazione Russa, hanno in realtà imposto sanzioni economiche al popolo palestinese per aver eletto, per mezzo della democrazia, un governo inaccettabile per Israele e l'Occidente. L'impegno di porre fine alla occupazione, alla colonizzazione e all'apartheid è così dimenticato.
(John Dugard, Israelis adopt what South Africa dropped) (trad.mia)
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