iniziamo coi panni stesi ... :-)
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Le peripezie di un'italiana in Palestina .... e non solo
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6 commenti:
Cara prof. una domandina: c'è la lavatrice?
queste sono le domande fondamentali che mi aspettavo da te, Elena! io la lavatrice ce l'ho e direi anche la maggior parte dei ramallesi .... :-)
In questo periodo altro che lavatrice....servirebbe Caterina, il robot del film con Alberto Sordi...mi sa che il 14 luglio dovrò fare le pulizie con l'idropulitrice in casa...ci si mette pure Pepe a mangiare l'erba così sporca dapperetutto..Ah, Pepe è il mio cane che elenag ha avuto la fortuna di conoscere. Arrivederci prof...
bella foto e ancor più bello il soggetto. questa facciata fatiscente, la biancheria stesa e l'imbiancata all'interno della terrazza come a darle un minimo di dignità, un minimo di abitabilità. quando andai a berlino, nel '99, c'erano ancora diverse situazioni del genere, strutturate diversamente ma ugualmente "vere". brava. :)*
i panni stesi ben allineati sono il simbolo della quotidianità, di quella routine che fa parte di ogni giorno.....vero elenag???? mi piace questa foto: siamo abituati a vedere pareti di abitazioni trivellate di colpi se non sventrate!questa immagine è un vero e proprio "intervallo",è uno zoom sulla semplicità....
Spesso mi accade di non aver parole. Parole giuste, adatte per esprimere quello che sento dentro rispetto a quello che accade di brutto nel mondo. Mi difendo con l'ironia, con la battuta scherzosa. La foto, che sappiamo venire dalla Palestina, potebbe appartenere a qualsiasi altro posto del mondo: dai sobborghi di Napoli, alle bidonville in Brasile a posti sperduti nel Kazakistan... Quanta sofferenza ci sta intorno.
Credo che ognuno di noi abbracci una bandiera, una causa in cui credere e per cui lottare. Io porto dentro di me ancora i miei amici ammalati di smemoratezza e non c'è giorno in cui non li pensi, e nutro la speranza di poter stare ancora accanto a loro. :)
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