martedì 15 maggio 2007

al Nakba

potrei parlare ancora degli scontri a Gaza ...
ma in occasione delle celebrazioni per il 59° anniversario della Al Nakba (catastrofe) ho trovato un articolo con alcune storie (alcune delle tante) di profughi palestinesi: The untold stories (fonte IMEU).
I Palestinesi commemorano il 15 maggio 1948, giorno in cui, all'alba della nascita dello stato di Israele, piu' di 500 villaggi palestinesi furono completamente distrutti e occupati, piu' di 700.000 Palestinesi furono espulsi dalle loro case e costretti a vivere nei campi profughi. Ancora oggi i profughi palestinesi aspettano di poter ritornare nella loro terra.
Un rapporto sulla Nakba del Palestinian central Bureau of Statistic è visibile qui (in English).
Un video sulla Nakba è proposto da Arcoiris TV: Nakba - una carovana per i diritti del popolo palestinese in formato Real Player, Wmv oppure mp3 (solo audio) (grazie ad Arcoiris TV per la collaborazione).

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Cara prof, certo che occorre molta resilienza.Esperienza forte, la sua. Un grande in bocca la lupo.
Sono riuscita a rientrare nel blog. Ho capito il mio errore.Il post non è serio come il suo,ma qualche volta è bello anche giocare e ridere di me stessa.
ciao
Elena

o-mari ha detto...

molto interessante il video!bella l'immagine del quel fiume in piena fatto di persone...peccato che non sia riuscito a sfondare quelle barriere che ahimè sembrano davvero insormontabili.quello che mi ha più colpito è il mescolarsi di tante nazionalità,di lingue,di colori che si amalgamano in un unico obiettivo:la libertà!

o-mari ha detto...

mentre guardavo il video mi sono tornati alla mente ricordi del mio ormai lontano viaggio in palestina...

o-mari ha detto...

buongiorno Elena!posso fare una domanda?chiedo umilmente scusa nel caso fosse scontata: come è nata questa enorme passione per la palestina? la prima volta che hai affrontato il viaggio,quali erano le tue aspettative?perchè continui in questa avventura?

da una,sono diventate tre le domande!!perdono per il "TU"....goffo tentativo di accorciare le distanze!

BUONA GIORNATA!

elena ha detto...

non saprei dirlo: la prima volta che sono arrivata in Palestina mi sono sentita stranamente a casa nonostante i timori, le paure, le differenze culturali, le difficoltà. L'aspettativa che ho sempre avuto è stata quella di imparare, di mettermi in gioco, di condividere e collaborare. Continuo perchè ho iniziato, perchè i progetti vanno portati a termine, perchè il progetto mi piace ...

Anonimo ha detto...

carissima prof..
io sono stata in Palestina a novembre e in questo momento mi piacerebbe essere li con lei, per tornare a trovare le persone che mi hanno ospitato e mi hanno dato anche quello che non avevano. mi sono resa conto toccando con mano della gravità della situazione e mi sono sentita molto inutile. Un abbraccio forte. stia attenta.tamara osiridi