sabato 26 maggio 2007

un po' di mare ...

qualche ora al sole e al mare per rigenerarsi un po' dopo aver trascorso due intere settimane senza fermarsi (e anche stamani ho lavorato), lo so, andare al mare è un privilegio negato a quasi tutti i Palestinesi, ma oggi ho bisogno di fuggire un po' dalla quotidianità. Spiaggia vicino a Tel Aviv, l'unica lingua che sento parlare (urlare) è l'ebraico e l'effetto è per me molto strano, ogni mezzo metro c'è qualcuno che gioca a racchettoni e a fare una passeggiata si rischia la vista, cani, bambini, famiglie che mangiano, ragazzi con la musica, tutti ammassati uno accanto all'altro. il chiasso mi disturba, è un chiasso diverso da quello a cui sono abituata... poche ore e sono già satura, preferisco tornare nel mio mondo a Ramallah...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E' bello riposare
nel buio di una stanza
con la testa in vacanza
lungo un azzurro mare.
(S. Penna)
ciao!

Anonimo ha detto...

....e come un orizazonte è dolce naufragare in questo mare......ma se rimetto i piedi a terra mi arrabbio moltissimo!!! La cittadinanza è sterttamente correlata alle nostre identità plurime, al nosto io più vero e qunado non ci è concessa, on è riconosciuta come un diritto, un'affermazione di riconoscimento e di appartenenza qualcosa in noi si spezza....io so cosa vuol dire perchè ho aspettato 33 anni per riuscire ad ottenere la cittadinanza di mia madre e della terra in cui, tra l'altro, vivo e pago le tasse...Mafalda