beh, la sensazione di essere in un luogo molto particolare ce l'abbiamo da quando girando per le strade del Golan vediamo intere zone completamente disabitate accanto a cittadine ma soprattutto a colonie israeliane.... presto però è buio e arriviamo a Majdal Shams: il villaggio è sulle pendici del Monte Hermon, è un villaggio siriano, sì, siriano perchè la Regione del Golan non è propriamente israeliana ma si tratta di territori occupati (The Occupied Golan Heights). La casa dove andiamo noi (dopo esilaranti telefonate col proprietario Salman, conosciuto da tutti in paese ma che stava lavorando e non poteva passare a prenderci subito) è a circa 1200 mt di altitudine con una bella vista sul villaggio e sul confine siriano (vabbe', confine, in realta' noi saremmo gia' in Siria..) La città è un reticolo di strade che salgono e scendono, c'è una forma di struscio tra le macchine di maragli (alettoni e lucette, finestrino giu' e paglia in bocca) e di belle niocche che viaggiano a coppie sbirciando nei finestrini. Qua niente velo, molta libertà, e solo i drusi vestiti di nero si notano in un paese che potrebbe benissimo essere occidentale (qua maggiori informazioni sui drusi, in inglese).
I drusi sono una comunità islamica di tipo esoterico che crede nella trasmigrazione delle anime: sono "chiusi" e i loro dogmi vengono rivelati solo agli iniziati (che pare, però, che possano essere solo drusi di nascita, difficilmente ci si può convertire). Si vestono di nero con copricapo bianco, gli uomini hanno pantaloni molto belli, larghi e sbuffanti fino al ginocchio, poi stretti, e una giacca corta senza collo, le donne gonna e maglia nera e un velo bianco in testa (ma solo appoggiato).
Dopo una cena semplice, andiamo a casa, due chiacchiere col padrone e giochi con una dei figli e poi a nanna.
(la foto è presa dal sito del Golan Development)
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