
Eravamo tutti visibilmente emozionati, mi hanno rimpinzato di tutto, the, frutta, dolci, patatine, sprite, biscotti, fatto foto, video (con la digitale nuova di Mustafa), giocato con le sorpresine degli ovetti, visto foto della famiglia di Omayya (che vorrebbe che andassi a conoscere ma non stanno a Ramallah), cercato di comunicare tra parole in inglese, italiano, arabo e molti sguardi.
Omayya è sempre la stessa ma mi è sembrata un po' giù: ha voglia di andare a lavorare, di fare esercizio (è insegnante di educazione fisica) e di non fare solo la mamma e la casalinga. Aveva il viso un po' spento anche se mi ha sorriso tutto il tempo e mi ha chiesto scusa per essere "più brutta"....
uffi ....